Vedete quella ragazza laggiù, davanti alla vetrina del negozio di giocattoli all’angolo?
È bionda, alta, un po’ grassottella ma in fin dei conti carina, anche se lei non lo pensa affatto.
Ha compiuto da poco ventisei anni e si sente già vecchia; suo padre è morto l’anno scorso, portando con sé quel che restava della sua giovinezza.
Sta entrando nel negozio di giocattoli, seguitela!
Saluta le commesse e chiede dove può trovare dei giocattoli adatti ad un bambino di quattro anni, poi seguendo le loro istruzioni scende al piano interrato.
Scendete con lei, forza, e guardala esaminare i giocattoli sullo scaffale, cercandone uno carino ma economico.
Non ha un lavoro fisso, ma ha tanti piccoli lavoretti che messi insieme non ne fanno uno intero, tra l’altro deve ancora finire l’università.
No, finora non ha combinato un granché, e crede sinceramente di aver sprecato gli anni migliori della sua vita.
Sarebbe bello se potessi dirle che ha torto, che il meglio della sua vita deve ancora venire.
Diteglielo voi che realizzerà molti dei suoi sogni, ma senza specificare quando perché dovranno passare ancora molti anni e potrebbe scoraggiarsi.
Avete sentito anche voi?
Una donna piange al piano superiore, un’altra ripete: “Non è possibile, non è vero!”
La vecchia ragazza risale le scale con il giocattolo che ha scelto tra le mani.
Le commesse del negozio piangono e lei vorrebbe chiederne il motivo ma non osa, paga e se ne va.
Seguitela mentre si dirige alla fermata del tram.
Torino è deserta.
E pensare che poco prima per strada c’era un sacco di gente, che si godeva il sole di fine estate.
Alt!
Si è fermata davanti alla vetrina di un bar.
Dentro ci sono tante persone che guardano un televisore appeso ala parete e intanto si prendono la testa tra le mani, gridano, imprecano…
La vecchia ragazza sta per entrare e chiedere che diavolo stia succedendo, ma proprio in quel momento percepisce lo sferragliare del tram e si affretta verso la fermata.
Sbrigatevi, corrette anche voi, altrimenti la perderete!
Il tram è vuoto, la ragazza si siede, dai, sedetevi dietro di lei.
Ora prende dalla borsa una penna e un biglietto d’auguri con disegnato sopra un topolino.
Piegatevi un po’ in avanti, così potrete leggere ciò che scrive.
Torino, 11 settembre 2001
I migliori auguri per i tuoi quattro anni.
Con amore.
Desy