Talvolta quando la routine ci fa sentire senza via d’uscita, tutto quel che facciamo ci pare una gran perdita di tempo.

Magari ciò che stiamo facendo non è esattamente quel che desideravamo, o forse un tempo lo era mentre ora i nostri desideri sono cambiati.

Quel che cerco di ripetermi quando questa sensazione mi attanaglia è che quanto mi accade sarà una perdita di tempo, soltanto se io stessa lo permetterò.

Giorni fa è morto Matthew Perry, l’indimenticabile Chandler di Friends, ma forse qualcuno di voi ricorderà che la serie TV aveva già subito un lutto un paio di anni fa, pochi mesi dopo la chiacchieratissima reunion.

Sto parlando di James Michael Tyler, che nella serie interpretava Gunther, il barista del Centrral Perk, purtroppo scomparso nel 2021.

Gunther non faceva parte dei magnifici sei ma, zitto zitto, ha partecipato a 150 episodi, facendo crescere il suo personaggio sino a renderlo parte integrante del Central Perk e dell’intera serie.

Per farvi capire a che punto il suo personaggio sia penetrato nell’immaginario collettivo e nella cultura pop,  basta citare la confezione di Lego della caffetteria di Friends, contenente la sua miniatura.

Ora, non so quali siano i vostri standard di realizzazione personale, ma diventare un oggetto da collezione, almeno in certi ambienti, mi pare un indicatore di successo piuttosto affidabile.

Come ogni attore, James Michael Tyler ha dovuto sostenere un provino per guadagnarsi il ruolo e, narra la leggenda, che uno dei motivi per i quali ottenne la parte di Gunther fu la sua disinvoltura nell’utilizzare la macchina per il caffè.

James Michael Tyler ai tempi del provino non era certo un principiante, aveva due lauree – una in geologia e un’altra in arte drammatica e belle arti -, ed era già stato produttore di uno show, eppure una cosa semplice come saper fare il caffè, abilità che probabilmente aveva appreso in una vera  caffetteria durante il periodo degli studi, ha fatto la differenza. Come scrittrice ogni esperienza che faccio, bella o brutta che sia, diventa combustibile per nuove storie, credo tuttavia che, almeno in una certa qual misura, il “metodo Gunther” possa essere applicabile a qualunque tipo di vita o di carriera: ciò che imparo oggi, nel bene o nel male, potrà fare la differenza domani.

Buon autunno e buon umore a tutti.

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